L’Hotel Arts, 1992
Bruce Graham
Situato sul porto olimpico della città, l’Hotel Arts dista solo pochi minuti dalla spiaggia e dal centro della città, al riparo dalle strade più rumorose e trafficate. È un altissimo edificio in vetro e acciaio con struttura a vista che si staglia nello azzurro cielo di Barcellona.
Bruce Graham
Situato sul porto olimpico della città, l’Hotel Arts dista solo pochi minuti dalla spiaggia e dal centro della città, al riparo dalle strade più rumorose e trafficate. È un altissimo edificio in vetro e acciaio con struttura a vista che si staglia nello azzurro cielo di Barcellona.
Torre Mare Nostrum, 1999
Enric Miralles – Benedetta Tagliabue | EMBT
La Torre Mare Nostrum, sede corporativa di Gas Natural sembra un enorme prisma di cristallo. Gli architetti hanno voluto dare la sensazione di un edificio che tenda a riflettere in modo caleidoscopico e trasparente il litorale antistante, come un enorme specchio sulla città. Ha la caratteristica di creare forme sempre diverso in funzione dei diversi punti di osservazione.
Enric Miralles – Benedetta Tagliabue | EMBT
La Torre Mare Nostrum, sede corporativa di Gas Natural sembra un enorme prisma di cristallo. Gli architetti hanno voluto dare la sensazione di un edificio che tenda a riflettere in modo caleidoscopico e trasparente il litorale antistante, come un enorme specchio sulla città. Ha la caratteristica di creare forme sempre diverso in funzione dei diversi punti di osservazione.
Mercado de Santa Caterina, 2005
Enric Miralles – Benedetta Tagliabue | EMBT
L’intervento progettuale è una grande copertura sinuosa, un’evocazione gioiosa del modello del mercato ottocentesco coperto. Si adatta alla complessità del luogo e si stratifica abilmente alle varie preesistenze storiche; la struttura portante è regolata da più archi metallici, con curvature diverse, che danno forma a ondulazioni asimmetriche. Dall’alto si può ammirare la composizione pop dai colori vivaci, con un disegno simbolico che richiama frutta e verdura, la quale è stata appositamente creata riprendendo l’idea dai grandi mosaici della tradizione catalana.
Enric Miralles – Benedetta Tagliabue | EMBT
L’intervento progettuale è una grande copertura sinuosa, un’evocazione gioiosa del modello del mercato ottocentesco coperto. Si adatta alla complessità del luogo e si stratifica abilmente alle varie preesistenze storiche; la struttura portante è regolata da più archi metallici, con curvature diverse, che danno forma a ondulazioni asimmetriche. Dall’alto si può ammirare la composizione pop dai colori vivaci, con un disegno simbolico che richiama frutta e verdura, la quale è stata appositamente creata riprendendo l’idea dai grandi mosaici della tradizione catalana.
Fira Barcelona, 2003
Toyo Ito
Il quartiere fieristico Gran Vìa è uno tra i più moderni ed innovativi d’Europa e vanta il più grande spazio espositivo della Catalogna. L’intenzione progettuale è stata quella di creare un salone cittadino, organico ed accattivante, in pieno stile Toyo Ito.
Toyo Ito
Il quartiere fieristico Gran Vìa è uno tra i più moderni ed innovativi d’Europa e vanta il più grande spazio espositivo della Catalogna. L’intenzione progettuale è stata quella di creare un salone cittadino, organico ed accattivante, in pieno stile Toyo Ito.
Edificio Fórum, 2010
Herzog & De Meuron
Alla fine della Avinguda Diagonal de Barcelona, un enorme triangolo blu, riprende le tre traiettorie della città e troneggia nel nuovo quartiere che del Forum europeo della cultura. L’edificio ospita musei d’arte e design, auditorium, ristoranti, spazi per il relax e la meditazione. Il suo imponente volume è rialzato rispetto all’Explanada, la piazza considerata la più grande d’Europa.
Herzog & De Meuron
Alla fine della Avinguda Diagonal de Barcelona, un enorme triangolo blu, riprende le tre traiettorie della città e troneggia nel nuovo quartiere che del Forum europeo della cultura. L’edificio ospita musei d’arte e design, auditorium, ristoranti, spazi per il relax e la meditazione. Il suo imponente volume è rialzato rispetto all’Explanada, la piazza considerata la più grande d’Europa.
Torre Agbar, 2000
Jean Nouvel
La coloratissima struttura è l’emblema della costante tendenza all’innovazione tipica di Barcellona. Situata in prossimità della Plaça de les Glòries Catalanes, è sede della Agbar, società catalana leader nella gestione dell’acqua della città. L’edificio è costituto da due cilindri, l’uno dentro l’altro, ma non concentrici e da una pelle policromatica realizzata con lastre grecate di alluminio.
Jean Nouvel
La coloratissima struttura è l’emblema della costante tendenza all’innovazione tipica di Barcellona. Situata in prossimità della Plaça de les Glòries Catalanes, è sede della Agbar, società catalana leader nella gestione dell’acqua della città. L’edificio è costituto da due cilindri, l’uno dentro l’altro, ma non concentrici e da una pelle policromatica realizzata con lastre grecate di alluminio.
Fundació Mies van der Rohe, 1929
Mies van der Rohe
Edificio creato in occasione dell’Esposizione Universale del 1929 per ospitare come padiglione dell’industria elettrica tedesca. Struttura a pianta libera, poggia su di un podio di travertino, all’interno uno specchio d’acqua si estende verso sud. Il tetto, completamente piano, è sostenuto da pilastri cruciformi cromati molto sottili che rivelano il carattere non portante delle pareti. Gli straordinari materiali lapidei utilizzati sono il marmo di Tino, il marmo antico di Vert e l’onice nuvolato dorato.
Mies van der Rohe
Edificio creato in occasione dell’Esposizione Universale del 1929 per ospitare come padiglione dell’industria elettrica tedesca. Struttura a pianta libera, poggia su di un podio di travertino, all’interno uno specchio d’acqua si estende verso sud. Il tetto, completamente piano, è sostenuto da pilastri cruciformi cromati molto sottili che rivelano il carattere non portante delle pareti. Gli straordinari materiali lapidei utilizzati sono il marmo di Tino, il marmo antico di Vert e l’onice nuvolato dorato.
Oficinas Indra, 2004
b720 Fermín Vázquez Arquitectos + R&AS
Sede degli uffici della società Indra, una delle più grandi aziende spagnole nel settore delle telecomunicazioni. Si trova nel nuovo quartiere tecnologico Distrito22@ (distrito ventidos arroba). È un monolite trapezoidale che sembrerebbe essere sospeso nel vuoto, visualmente poggiato su di una base in vetro. Particolari sfere completano all’esterno l’effetto antimaterico. La luce che trapela straordinariamente dalla facciata metallica semi trasparente.
b720 Fermín Vázquez Arquitectos + R&AS
Sede degli uffici della società Indra, una delle più grandi aziende spagnole nel settore delle telecomunicazioni. Si trova nel nuovo quartiere tecnologico Distrito22@ (distrito ventidos arroba). È un monolite trapezoidale che sembrerebbe essere sospeso nel vuoto, visualmente poggiato su di una base in vetro. Particolari sfere completano all’esterno l’effetto antimaterico. La luce che trapela straordinariamente dalla facciata metallica semi trasparente.
CCCB Centre de Cultura Contemporànea de Barcelona, 1993
Helio Piñón & Albert Viaplana
Nel quartiere Raval, la facciata massiccia e una parte del cortile sono i resti della costruzione antica, i nuovi elementi costruiti in netto contrasto con l’originale. Non sembrerebbe un edificio, bensì un foglio di vetro ripiegato, un elemento semplice e astratto.
Helio Piñón & Albert Viaplana
Nel quartiere Raval, la facciata massiccia e una parte del cortile sono i resti della costruzione antica, i nuovi elementi costruiti in netto contrasto con l’originale. Non sembrerebbe un edificio, bensì un foglio di vetro ripiegato, un elemento semplice e astratto.
Peix d’Or, 1992
Frank O. Gehry
Il Peix D’Or venne progettato per le Olimpiadi del 92 poiché diventasse una icona del nuovo porto olimpico. Realizzato in acciaio e bronzo, assume straordinarie cromie con la luce del tramonto.
Frank O. Gehry
Il Peix D’Or venne progettato per le Olimpiadi del 92 poiché diventasse una icona del nuovo porto olimpico. Realizzato in acciaio e bronzo, assume straordinarie cromie con la luce del tramonto.
MACBA Museu d’Art Contemporani de Barcelona, 1987
Richard Meier
Museo d’Arte contemporanea del Maestro Americano, dedicato alle opere della seconda metà del XX secolo: una combinazione di linee rette e linee curve in un continuo dialogo tra gli spazi interni e la luce esterna che colpisce per la straordinaria mole bianca. La mostra permanente comprende oltre 2000 opere di grandi artisti spagnoli e internazionali, mentre le esposizioni temporanee spaziano dalla moda alla fotografia, dalla scultura ai nuovi media.
Richard Meier
Museo d’Arte contemporanea del Maestro Americano, dedicato alle opere della seconda metà del XX secolo: una combinazione di linee rette e linee curve in un continuo dialogo tra gli spazi interni e la luce esterna che colpisce per la straordinaria mole bianca. La mostra permanente comprende oltre 2000 opere di grandi artisti spagnoli e internazionali, mentre le esposizioni temporanee spaziano dalla moda alla fotografia, dalla scultura ai nuovi media.
Puerto Turistico de Sant Adrià, 2004
BCQ Arquitectes
Un grande ponte pedonale reticolare esprime tensione stilistica e strutturale mentre piccoli elementi stereometrici in acciaio cor-ten si riflettono in modo armonico ed elegante nelle acque del nuovo porto turistico.
BCQ Arquitectes
Un grande ponte pedonale reticolare esprime tensione stilistica e strutturale mentre piccoli elementi stereometrici in acciaio cor-ten si riflettono in modo armonico ed elegante nelle acque del nuovo porto turistico.
Port Olímpic, 1992
Oriol Bohigas
Il Port Olìmpic fu realizzato per lo svolgimento delle Olimpiadi, ed oggi è un rinomato porto turistico, nonché un dei grandi centri di svago e di ozio notturno della capitale catalana.
Oriol Bohigas
Il Port Olìmpic fu realizzato per lo svolgimento delle Olimpiadi, ed oggi è un rinomato porto turistico, nonché un dei grandi centri di svago e di ozio notturno della capitale catalana.
Museu Can Framis, 2007
BAASS arquitectura
La Fundación Vila Casas ha recentemente recuperato l’antico complesso, ex industria tessile di Can Framis per convertirlo in un nuovo spazio espositivo per l’arte contemporanea catalana. L’edificio mostra apertamente le tracce del suo passato. I materiali, pietra e cemento, si fondono in una mescolanza di trame materiche che rimanda a sobrietà e compassata eleganza, in contrasto con lo sfarzo tecnologico che impera quartiere Distrito22@.
BAASS arquitectura
La Fundación Vila Casas ha recentemente recuperato l’antico complesso, ex industria tessile di Can Framis per convertirlo in un nuovo spazio espositivo per l’arte contemporanea catalana. L’edificio mostra apertamente le tracce del suo passato. I materiali, pietra e cemento, si fondono in una mescolanza di trame materiche che rimanda a sobrietà e compassata eleganza, in contrasto con lo sfarzo tecnologico che impera quartiere Distrito22@.